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Non ricordo di aver trascorso un giorno, un’ora, un attimo della mia esistenza senza mai volgerle un pensiero, un’azione o un turbamento.
La mia vita votata alla Pittura,
una congenita, storica, eterna necessità.

Enzo Devastato

Nasce nel 1953 a Marigliano (NA), dove vive e opera.
Già dall’infanzia dimostra una notevole sensibilità per le espressioni artistiche, in particolare per il disegno, i colori ma anche per la musica, i ritmi, i tamburi.
Il padre percussionista nei concerti bandistici, gli zii decoratori, eredi diretti di pittori e scultori; un’atmosfera decisamente magica e forgiante per l’indole già incline.

E’ la Pittura ad essere, quindi, il giusto filo conduttore del suo percorso.
Giovanissimo vive esperienze artistiche basilari con il M.* Giuseppe Monda.

Si diploma in Pittura all’Istituto Statale d’Arte di Napoli .
La Storia dell’Arte tra gli elementi guida fondamentali della propria ricerca espressiva.
Suoi ideali primari Giotto e Van Gogh, padri iniziatori della Pittura Italiana il primo e della Pittura Moderna il secondo.

Il fermento innovativo di quegl’anni ’70 ( meta’) del 1900 e il contatto con l’ambiente artistico del territorio lo sollecitano ad intraprendere un percorso di ricerca e di sviluppo dell’Azione Pittorica.
Inizia, quindi, una propria indagine formale mirata ad una modifica radicale delle formule espressive dell’Arte Povera e delle sue sconfessioni estetiche , così come configuratasi in quel periodo.

Intervento di Recupero della Pittura, nella rispondenza di un antico sistema espressivo alle nuove concezioni storico-sociali (sono gli anni prossimi all’avvento della Transavanguardia – 1980).

“Ripristino Essenzialismo Pittorico” … dialogo … concettuale nella continuità col ‘900, confermandone il contesto evolutivo con un personale linguaggio formale.

Un’indagine espressiva caratterizzata, in una prima produzione fino a metà anni ’90, da un variegato formalismo cromatico di sapore sociale, fantastico, materico, spaziale (1973 – 1995: Trasformazioni – Primitivi – Nuova Figurazione Spaziale…/ Modigliani – Klee – Van Gogh – Kandinskij – Miro’ – Pollock – Matisse – Bacon – Dova – Chagall – Orellana – Munch) .

Pur mantenendo una linea concettuale perviene, successivamente, nell’ “Assunto Ideologico” volto a una Pittura Essenzialista pulita nel colore ed al progressivo snellimento della Forma, per una Estetica più essenziale ed un Concetto più trasparente e compatto.
(1996 – 2002: Essenzialismo – Nuovo Purismo Pittorico… / Matisse – Gauguin).

Concentrandosi su “Strutturalismi formali di matrice naturalistica” dal 2003 (Transfigurastrazione) elabora Papiers Decoupes (rivisita Matisse), figurazioni che spaziano tra oggettivo – non oggettivo in una “ Azione espressiva” della carta, tagliata, incollata, manipolata (2003 – 2004 : Rilievi Spaziali – Presenze Rilievanti – Monoassemblaggi).

E dal 2005, con l’uso del cartone rigato per una maggiore esaltazione di un autonomo equilibrio disegnativo (nella disposizione dei righi) parallelamente ai lavori in Rilievo, crea… insoliti… Tagli , rivisti ma nella direzione opposta ( ricomposizione pittorica ) a quelli celebri di Fontana
(2005 – 2007: Tagli – Presenze Rilievanti).

L’Arte Povera gli “porge” alcuni dei metodi , tecniche e materiali ( carte , cartoni ecc. ) con cui operare ma li tratta nella direzione concettuale contraria, rimettendo in gioco e mirando a demolire i suoi principi, da cui ha preso avvio negli anni ’70 , per sostituirli con nuovi della visione estetica.

L’indagine si concentra, quindi, nei lavori tridimensionali di cartone rigato, come una parentesi di verifica col parallelo percorso pittorico (2007: Assemblaggi Tridimensionali / Archeostrutture).
Ed in quelli di cartone e cartastampa / collage / in rilievo (2008: Crepe), che “risolvono” pittoricamente le concezioni di Arnaldo Pomodoro ( Crepe ).

Nel 2008 la sperimentazione converge in “un modo più sensoriale e quasi naturalistico di realizzare insieme colore e collage…” (2008 – 2011: Carte Montate – Spazi Incantati / Indagini trasversali Novecentiste ).
…“Un’ analisi continua , come forma di comunicazione per l’ espressione totale del suo pensare, del mezzo pittorico … e del senso storico – critico della sua attualità”.

Dal 2011 conferma il concetto di Mente Pittorica, nella riflessione e finalità estetica attraverso la continuità del proprio linguaggio cromatico in Strutturalismi Naturalistico – Concettuali concentrando il lavoro sull’Astrazione (?) in …spaccati fiabeschi ed evidenziando un conflitto di pensiero ed espressivo attuali circa “… una realtà diventata favola o una realtà vera e disillusa – Postmodernismo / Nuovo Realismo “. (2011 – 2018 : PittoricaMente /Fiabe — rivede Kandindkij , Mirò , Chagall, Matisse , Burri , da un’ottica più concettuale e Duschamp).

La produzione ultima , dal 2019 , pur nella continuità compositiva con quella del ciclo precedente , si concentra in un’azione più pittorica analitica ed estetica del colore blu (pensa a Giotto) e in una ricerca, nella seconda parte, di riscoprire e rappresentare la Forma, primitiva, essenziale, concettuale, che percorre lo Spazio Pittorico come protagonista e come Contenuto di se stessa (2019 – … : PittoricaMente/Blu).

Mutevole, quindi, la sua produzione ma omogenea ed incentrata sull’elaborazione e definizione dei cicli pittorici attraverso i canoni di Ordine, Armonia ed Equilibrio, Disegno, Forma e Colore, Luce e Bellezza : Pittura Italiana.

L’impegno etico profuso nell’Arte motiva le sue mostre in Italia e alcune esperienze internazionali. Non distoglie mai l’attenzione dalla Storia e dall’evolversi degli avvenimenti artistici, ma anche dalle problematiche sociali, dedicandosi con zelo alle visite di mostre e musei sul territorio nazionale.

Guarda alla sua produzione con occhio critico e selettivo circa la qualità e con rigore stilistico, più che la quantità.
Impermeabile alle mode ed alle sollecitazioni mercantili.
Realizza anche disegni per interni, pubblicitari, satirici ecc, per un’esigenza a tradurre in altre forme il proprio gusto espressivo.

Di lui hanno scritto Giulia Sillato, Giammarco Puntelli , Paolo Levi, Giorgio Falossi, Salvatore Perdicaro, Gilberto Madioni, Carlo Roberto Sciascia, Francesca Cucca, Francesca Menichini, Massimo Falleroni ed altri.

Tra gli altri, nel ’92 finalista Premio Arte Mondadori.

Aderisce:

  • nel ’98 a “ l’Arte Contemporanea nelle Antiche Dimore “, evento culturale – artistico espositivo itinerante di opere contemporanee nei contesti monumentali storici, teorizzato e storicizzato da Giulia Sillato.
  • nel 2010 al “MetaFormismo”, nuovo orientamento artistico come lettura della Forma (che comunque c’è nella
    pittura non figurativa), teorizzato e storicizzato da Giulia Sillato.
  • nel 2015 a ”L’Arte e il Tempo ” , evento che traccia un parallelo …provocatorio tra artisti contemporanei
    con alcuni dei grandi Maestri del passato , di Giulia Sillato (e Giammarco Puntelli).
  • nel 2020 al ”Metaformismo Action” , già MetaFormismo che diventa Movimento Artistico in cui , pur nel
    ripristino e/o contunuità della pittura, si evince la concettualità della Forma, teorizzato e storicizzato da
    Giulia Sillato alla guida di un gruppo di artisti italiani.

Presente in pubblicazioni ufficiali, Fondazione Giulia Sillato, Mazzotta, Mondadori, Electa, 24 Ore Cultura ed altri riviste e giornali specializzati.


Sue opere in collezioni varie.
Referente Giulia Sillato – Esclusiva Fondazione Giulia Sillato – Verona – www.fondazionegiuliasillato.it

Sposato con un’insegnante e padre di due figli, un musicista ed una ricercatrice.

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